Personal computer, il declino è segnato. Smartphone in ripresa
Le ultime stime di Idc descrivono per il settore dei Pc e dei tablet un'ulteriore contrazione: dai 453 milioni di unità vendute lo scorso anno si passerà ai 398 del 2021. I modelli convertibili e con tastiera staccabile avranno miglior fortuna. Per il secondo trimestre di quest'anno, Gartner segnala invece un incremento di vendite per tutte le tipologie di telefonini. Per Android una quota dell'87,7%.
Pubblicato il 05 settembre 2017 da Valentina Bernocco

Le ultime stime di Idc descrivono per il settore dei Pc e dei tablet un'ulteriore contrazione: dai 453 milioni di unità vendute lo scorso anno si passerà ai 398 del 2021. I modelli convertibili e con tastiera staccabile avranno miglior fortuna. Per il secondo trimestre di quest'anno, Gartner segnala invece un incremento di vendite per tutte le tipologie di telefonini. Per Android una quota dell'87,7%.
Altro che ripresa. Il mercato dei Pc, più volte immaginato come prossimo alla risalita, continua e continuerà a navigare in acque stagnanti. Gli ultimi numeri di Idc sulle vendite di dispositivi personali(“Worldwide Quarterly Personal Computing Device Tracker”) descrivono non solo un prolungato rallentamento, ma addirittura una contrazione attesa nel futuro prossimo: da qui al 2021 infatti, i volumi caleranno dell'1,7% annuo (Cagr).
Si passerà, cioè, dai 435,1 milioni di unità distribuiti nel 2016 su scala globale ai 398,3 milioni stimati per il 2021.
È bene rimarcare che si tratta di previsioni, in cui necessariamente non sono comprese eventuali future innovazioni tecnologiche capaci di stravolgere il mercato, come avvenuto in passato con i tablet.
A proposito delle tavolette, nemmeno per questa sottocategoria (che Idc include nel conteggio dei “personal computing device”) si prospetta un futuro roseo, dato che “l'attrattiva dei dispositivi slate sta diminuendo, mentre il ciclo di vita di questi prodotti ricalca quello dei Pc di quattro o cinque anni fa”, come spiegato dall'analista Ryan Reith. I tablet "puri", non associati a tastiera, caleranno ancora del 6,8% annuo, in media.
Anche i sistemi desktop e le workstation vedranno diminuire la domanda, mentre per i portatili tradizionali ci si attende una “piccola ma solida crescita anno su anno”, che comincerà però non prima del 2019. Decisamente meglio performeranno i notebook convertibili (con tastiera staccabile), per cui Idc pronostica una buona crescita Cagr del 14,3% nel corso del periodo, e quasi altrettanto si potrà dire dei modelli ultrasottili, le cui vendite saliranno in media dell'11,8% annuo.
“Il mercato dei Pc tradizionali”, ha commentato l'analista Loren Loverde, “prosegue con la solida transizione verso design più sottili e convertibili. Allo stesso tempo, gli utenti aziendali e ancora di più quelli consumer continueranno ad allungare la vita dei vecchi Pc, limitando le proprie spese e suddividendo gli utilizzi su una gamma di diversi dispositivi”.
Laddove un vecchio Pc fosse troppo ingombrante o statico, per esempio, si userà un tablet, o viceversa ci si limiterà a utilizzare un portatile leggero ma poco potente in caso di trasferte o per applicazioni “leggere”. Più dispositivi, anche datati, in molti casi svolgeranno il lavoro di un unico nuovo modello tutto-fare, il cui acquisto può essere rimandato al futuro.
Idc non rinuncia a un po' di ottimismo: nei prossimi anni, nuova domanda potrà essere alimentata da una migliore congiuntura economica, dall'affermarsi di applicazioni di realtà virtuale o di videogioco e, ancora, dalla voglia di utilizzare la più recente versione di Windows. “Anche nel migliore dei casi”, ammette tuttavia Loverde, “nel complesso si tratterà probabilmente di una crescita limitata”.
Gli smartphone sorprendono ancora: vendita in crescita del 6,7%
Maturi sì, statici mai. Gli smartphone continuano a essere un mondo in evoluzione, non soltanto dal punto di vista strettamente tecnologico (come dimostrato dal nuovo Galaxy Note 8 di Samsung ma anche in relazione alle dinamiche di mercato.
Nel secondo trimestre del 2017, stando agli ultimi dati di Gartner, le vendite sono cresciute del 6,7% nel confronto con il secondo quarter del 2016: 336,7 milioni i terminali venduti, l,87,7% dei quali votato al sistema operativo Android e il 12,1% ad iOS. A trainare è stato soprattutto l'incremento di domanda per i modelli di fascia media (con prezzo compreso fra i 100 e i 200 dollari) e/o dotati di connettività 4G nei Paesi tecnologicamente meno maturi.
Tra i vendor svetta Samsung, con una quota mercato del 22,5%, quasi invariata rispetto a quella di un anno prima, mentre Apple si conferma seconda perdendo appena qualche decimo di market share (facilmente recuperabile nei prossimi mesi, con l'arrivo dell'iPhone 8 e dei nuovi 7S e 7S Plus). Inoltre, come spiegato dall'analista Anshul Gupta, nei prossimi mesi i numeri del melafonino miglioreranno anche grazie alla vendita di modelli di vecchia generazione nei mercati emergenti.
“Il nuovo iOS11, inclusivo di realtà aumentata, machine learning, di un Siri migliorato e di un nuovo design dello schermo, probabilmente darà la spinta alle vendite di iPhone nell'ultimo trimestre”, ha aggiunto Gupta.
Nel trimestre (sempre dal confronto anno-su-anno) ha guadagnato quasi un punto percentuale Huawei, passata dall'8,9% al 9,8%, mentre Oppo e Vivo si sono rivelati rispettivamente il quarto e il quinto marchio più popolare.
Produttori come Htc, Lg e Sony, invece, si ritrovano oggi pressati sui due fronti: nella fascia media e bassa subiscono la concorrenza dei marchi cinesi low cost, in quella alta – dominata da Apple e Samsung – faticano a ritargliarsi uno spazio significativo.
Il futuro? Gartner solleva qualche preoccupazione in merito ai costi dei componenti e a possibili difetti di disponibilità.
“Ci attendiamo che la scarsità di memorie flash e schermi Oled abbia un impatto sulle forniture per smartphone di fascia premium nella seconda metà del 2017”, ha pronosticato Gupta. L'analista ha citato come precedente indicativo il P10 di Huawei, la cui produzione è stata frenata dall'insufficiente disponibilità di chip di memoria.
APPLE