2019: un mondo di 9,4 miliardi di utenze mobili
L’ultima edizione del Mobility Report di Ericsson prevede un ulteriore boom degli abbonamenti grazie ai prezzi più bassi dei dispositivi e alla riduzione dei costi del traffico dati. Circa 5,6 m...
Pubblicato il 12 novembre 2013 da Gianni Rusconi

Tra il 2013 e il 2019 le utenze mobili associate a smartphone triplicheranno per raggiungere quota 5,6 miliardi (il 60%) su un totale di abbonamenti attivi (Sim) che toccherà nel complesso l’esorbitante cifra di 9,4 miliardi. Il traffico mobile crescerà di 10 volte (raggiungendo i 10 exabyte) rispetto ai volumi attuali. Lo dice l’Ericsson Mobility Report di novembre, secondo cui si evidenziano due tendenze fra le altre: la crescita della penetrazione degli smartphone nei Paesi in via di sviluppo (Cina in testa) e il video quale voce più importante (che cresce del 55% ogni anno, rappresenta il 35% del traffico dati e salirà oltre il 50% nel 2019) della connettività dati su mobile, voce in aumento dell’80% anno su anno.
L’escalation dei telefonini intelligenti è tutta in questi numeri: oggi costituiscono dal 25 al 30% delle utenze mobili (circa 1,9 miliardi di dispositivi), sono il segmento a maggiore crescita nell’ambito dei dispositivi tecnologici (hanno catturato il 55% delle vendite totali di cellulari nel terzo trimestre) e, soprattutto, diventeranno presto accessibili a un numero sempre più crescente persone. Anche senza elevate disponibilità di spesa.
A certificarli come prodotto globale e per tutti contribuiranno la discesa dei prezzi al consumo dei dispositivi stessi, con l’avvento di smartphone maxi schermo sotto i 400 dollari, e la flessione dei piani tariffari per la navigazione dati. Il mobile Internet, in poche parole, sarà un "servizio" accessibile a costi molto più contenuti. E da Ericsson arriva in una nota una sorta di benedizione per gli smartphone: "ci sono voluti più di cinque anni per raggiungere il primo miliardo di Sim associate a un telefono smart mentre per arrivare a quota due miliardi ne sono serviti meno di due".
Entrando nel merito dello scenario mobile censito dalla società svedese, allo stato attuale gli abbonamenti di telefonia mobile sono circa 6,6 miliardi grazie ai 113 milioni di nuove sottoscrizioni registrate nel corso dell'ultimo trimestre (di queste 30 milioni arrivano dalla Cina, 10 milioni dall’India, 25 milioni dall’Africa e solo quattro milioni fra Europa occidentale e Nord America, mercati evidentemente più che maturi).
Le reti 3G Hspa e Wcdma (lo standard asiatico) copriranno il 90% della popolazione mondiale entro il 2019 mentre i due terzi (il 65% per la precisione) degli abitanti del pianeta saranno coperti da reti 4G Lte (ora siamo a quota 150 milioni di utenti su scala globale). Gli utenti ai servizi di quarta generazione, fa notare infine Ericsson, saranno in numero prevalente in Nord America, dove si concentrerà la maggior parte delle sottoscrizioni attive nel 2016 e una buona fetta delle 2,6 miliardi di utenze previste per il 2019.




Il traffico su reti 4G supererà quello su network 3G nel 2016
I dati resi noti da Ericsson hanno confermato, parlando di 4G, quanto già indicato nelle scorse settimane dagli analisti di Abi Research, secondo cui l’ammontare dei dati trasportati sui network di quarta generazione supererà quello relativo alle reti 3G entro il 2016.
Le reti Lte copriranno già alla fine di quest’anno circa il 20% del traffico generato su device mobile e arriveranno a due terzi del totale entro il 2018 grazie a un tasso di crescita composito annuo dell’82%. L’accelerazione dei carrier sulle nuove reti ultraveloci e la diffusione sempre più capillare di smartphone e tablet i driver di questa esplosione, in cui i video scaricati in streaming dai consumatori (accreditati da Abi di una crescita annua del 60,6% fino al 2018, quando supereranno il tetto dei 100 exabyte) rappresentano la voce più significativa a livello di consumi.
Quanto ai ricavi generate dai dati (Sms esclusi), i carrier beneficeranno di un incremento annuo previsto al 7,9% fra il 2013 e il 2018, quando però le entrate generate dai servizi voce peseranno ancora sul 52,7% del totale. Nel 2018, e torniano al Mobility Report di Ericsson, la copertura delle reti Lte a livello di popolazione sarà pari al 60% e le utenze smartphone arriveranno a 4,5 miliardi.
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