Edge computing e intelligent networking, un connubio virtuoso a prova di futuro
Sempre di più, in diversi ambiti industriali, i dati vengono generati ed elaborati in periferia. Luca Rubaga, managing director di Sirti Digital Solutions, descrive le caratteristiche che devono avere le reti per supportare in modo intelligente questa evoluzione.
Pubblicato il 18 aprile 2023 da Redazione

Stiamo vivendo in un’era di crescente digitalizzazione, dove il dato e le informazioni rappresentano degli asset fondamentali per la competitività del business delle aziende di ogni settore e dimensione. Il cloud computing è stato uno dei principali abilitatori di questo nuovo scenario, diventando la piattaforma dove orchestrare opportunamente tutti gli elementi caratteristici della trasformazione digitale, come ad esempio l’intelligenza artificiale, l’IoT, la virtualizzazione o gli analytics.
La gestione del dato, intesa come acquisizione, elaborazione e fruizione dello stesso, sta facendo emergere la periferia come nuovo nodo focale delle infrastrutture digitali, diventando un punto di attenzione in diversi settori produttivi, tra cui quello delle Telco. Portare l’innovazione tecnologica alla periferia, o all’edge che dir si voglia, è prerequisito irrinunciabile per lo sviluppo e l’abilitazione di nuovi servizi ad alto valore aggiunto, per migliorare il proprio posizionamento competitivo. In questo contesto entra in gioco l’edge computing, un approccio architetturale che estende il paradigma del cloud computing, offrendo la possibilità di processare il dato il più vicino possibile a dove esso viene generato o fruito, a tutto vantaggio della user experience.
Questo approccio architetturale, ambientato in un’infrastruttura di rete 5G, permette di sviluppare business case relativi a nuovi servizi ad alto valore aggiunto, grazie alla disponibilità di accesso e trasporto a bassa latenza, unitamente alle capacità computazionali prossime alla generazione o fruizione del dato. Lo sviluppo di nuovi servizi offre un enorme potenziale per la creazione di nuove opportunità di business, ampliando al contempo il panorama degli stakeholder coinvolti.
Luca Rubaga, managing director di Sirti Digital Solutions
L’automazione alla base delle reti intelligenit
In un ambiente tecnologico così distribuito e decentralizzato, con un volume dati in continua crescita, le cosiddette “reti intelligenti” diventano elementi essenziali per un’efficace orchestrazione dei dati che vada ad avere un impatto positivo sull’operatività delle aziende. Entra quindi in gioco l’Intelligent Networking, ovvero un paradigma che supera il tradizionale concetto Fcaps (Fault, configuration, accounting, performance, security), orchestrando comunicazione e servizi in modo “intelligente” in un contesto virtualizzato.
Trattandosi di una soluzione architetturale con una forte componente di automazione, orientata allo sviluppo e/o all’evoluzione di servizi, essa si annovera tra gli obiettivi cardine dei principali service provider. Grazie alla crescente complessità dei servizi di telecomunicazioni, il concetto di Intelligent Networking si è ulteriormente evoluto, partendo dalle architetture di rete software defined e inglobando, con processi di osmosi virtuosa, elementi provenienti da altri “mondi”, quali lo sviluppo del software, il machine learning e l’intelligenza artificiale.
Questa evoluzione ha favorito lo sviluppo di nuove soluzioni per la gestione della rete, dotate di un elevato grado di flessibilità, unitamente a una forte capacità di adattamento alle necessità del business, meno prone all’errore umano. In definitiva, una rete sempre più “intelligente” e ben orchestrata garantisce un maggior controllo, una maggiore flessibilità e adattamento a nuove esigenze e un minore time to market dei nuovi servizi, senza compromettere il livello di sicurezza dell’informazione.
Tra i principali benefici di questa evoluzione, vi sono sicuramente la significativa riduzione dei costi operativi e, quindi, l’ottimizzazione degli investimenti relativi alla componente hardware, grazie anche alla virtualizzazione, che consente il consolidamento delle funzioni di rete.
Per concludere, questo tipo di paradigma, offre molti spunti sia dal punto di vista della sostenibilità, riducendo l’impatto a livello energetico e ambientale, sia dal punto di vista dello sviluppo sociale, abilitando e offrendo nuove opportunità occupazionali.
SOFTWARE DEFINED NETWORKING