Il motore dell’Italia digitale va. Spesa informatica in rialzo nel 2017
Secondo l'AssintelReport+ gli investimenti in tecnologie It sono in ripresa e la stima a fine anno parla di una crescita del 3,7%. A trainare la domanda le tecnologie “digital enabler”: Big Data, Iot, cybersecurity e soluzioni per la customer journey.
Pubblicato il 12 maggio 2017 da Piero Aprile

L'AssintelReport+ conferma i dati di fine 2016: gli investimenti in tecnologie It sono in ripresa e la stima a fine anno parla di una crescita del 3,7% anno su anno. Il confronto fra trimestri mostra il miglior dato da tre anni a questa parte, trainato dalle tecnologie “digital enabler”: Big Data, Iot, cybersecurity e soluzioni per la customer journey.
Il primo trimestre del nuovo anno lascia ben sperare circa il processo di digitalizzazione delle imprese italiane. È infatti di segno positivo il bilancio del mercato It stilato da Next Value per l'Assintel Report+, confermando la crescita della spesa al 3,9% nel confronto con il corrispondente periodo del 2016, per una quota di investimenti di 7,2 miliardi di euro.
Si tratta di un buon segnale, si legge nello studio, che conferma molti dei progetti di trasformazione digitale messi a budget dalle imprese e che prelude a un anno che dovrebbe confermare un incremento della domanda in valore del 3,7%, per un totale di circa 26,4 miliardi di euro.
La piattaforma di Assintel (l'associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio) evidenzia in particolare segnali di irrobustimento degli investimenti tecnologici nei comparti del finance, dell’industria, dei trasporti e della logistica e delle utility. In leggera ripresa anche la spesa della Pubblica Amministrazione centrale, mentre è in negativo quello della Pa locale e delle micro imprese.
Le tendenze rilevate dal rapporto sono inoltre inserite in uno scenario macroeconomico fatto di luci e ombre, in cui a un export robusto si contrappone un Pil debole.
Il piano Industria 4.0 dovrebbe fare da spartiacque, favorendo una pregessione sistemica degli investimenti (non solo in campo manifatturiero) soprattutto in progetti legati alle tecnologie “digital enabler", e cioè Big Data, Iot, cybersecurity e soluzioni di customer journey.
“La spinta ad avviare una sorta di quarta rivoluzione industriale”, questo il commento di Giorgio Rapari, Presidente di Assintel, “è tanto strategica quanto culturalmente sfidante, perché permetterà di creare nuovo valore attorno a concetti tradizionalmente considerati in competizione con l'occupazione”. La sfida, ha osservato ancora il manager, è sia economica (come incentivare maggiormente gli investimenti digitali, anche in settori non strettamente industriali?) sia culturale, legata alla formazione e alla valorizzazione di nuove competenze.
Il mercato italiano dell’It e quello delle tecnologie “digital enabler” – Fonte: Assintel Report+
Da Iot, Big Data e cybersicurezza un volano di 8,5 miliardi
I quattro digital enabler rappresentano quindi un volano importante e lo confermano i robusti segnali di crescita di cui sono accreditati in proiezione 2017, e più precisamente incrementi stimati a fine anno del 13,7% per una spesa complessiva di poco meno di otto miliardi e mezzo di euro.
Il piano Industry 4.0, in particolare, dovrebbe favorire l'area dell'Internet Of Things, per cui si prevede un salto in avanti del 21,7% per fine anno (per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro) e quella delle analisi dei dati (Big Data e Advanced Analytics), che potrebbe segnare un rialzo del 16,6% (a 855 milioni).
Altro ambito in forte crescita è l'approccio al cliente, valorizzato attraverso le soluzioni per la cosiddetta “customer journey”, che dovrebbe crescere dell’11,2% per un giro d’affari di quasi quattro miliardi di euro.
Buona anche la crescita tendenziale della cybersecurity, i cui investimenti sono dati in salita de 6,4% a fine anno legandosi alla protezione strategica dei dati e dei processi di gestione delle informazioni in ambito cloud e mbile.
Ed è proprio il computing nella nuvola che continua la sua corsa, ormai non più come early adoption ma come prima scelta per le aziende, sia nel confronto fra trimestri (+18,9%) sia nelle stime di fine anno: la crescita della domanda è, rispettivamente, del 18,9% e del 17,6%, per una spesa complessiva su base 2017 (sommando i servizi cloud classici e le soluzioni di business processa s service) di 3,7 miliardi di euro.
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