Le situazioni di crisi preoccupano i responsabili It
Una ricerca di Appian pone in evidenza come la pandemia abbia fatto emergere lacune nei sistemi informativi già presenti in precedenza. Miglioramenti infrastrutturali e applicativi vanno attuati per affrontare eventuali eventi critici futuri.
Pubblicato il 15 settembre 2021 da Redazione

In quanto parte essenziale delle organizzazioni aziendali, i sistemi informativi hanno affrontato la fase di crisi inedita legata alla pandemia. Ma, come dimostra uno studio di Appian, in questo frangente sono emerse lacune, spesso pregresse.
Da un lato, le aziende hanno esibito in molti casi un’agilità insospettabile, adattando soprattutto le modalità di lavoro alla nuova realtà forzatamente remotizzata e ricreando processi decisionali e operativi. Dall’altro, i servizi It hanno potuto constatare quanta strada ci sia ancora da fare per adeguarsi alle esigenze che si generano in periodi di crisi come questo.
Secondo la ricerca, condotta fra maggio e giugno 2021 su un campione di oltre 1.000 decision-maker dell’It in nove paesi (compresa l’Italia), la gestione del lavoro remoto, l’integrazione delle informazioni e dei workflow nei processi aziendali e la rapidità del cambiamento nei sistemi sono le aree che andrebbero, più di tutte, migliorate, con percentuali che oscillano fra il 69 e il 72% del campione analizzato. L’83%, inoltre, ha indicato che l’adattamento a nuovi scenari richiede un’evoluzione delle infrastrutture e delle applicazioni.
Ci sono tendenze contrastanti che stanno inquietando Cio e manager delle aziende. La domanda di nuove applicazioni sta aumentando e il lavoro sta evolvendo verso sviluppi sempre più digitalizzati, ma i sistemi informativi appaiono in ritardo nella gestione e nella capacità di controllo dei cambiamenti in atto. La pandemia ha stimolato la necessità di una maggiore agilità e all’It viene richiesto di costruirsi un ruolo fondato sulla resilienza operativa.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono ritenute vitali per il sostegno e la solidità delle aziende, ma ci sono aree di debolezza e incertezza che la crisi ha reso più evidenti. Le componenti di automazione, in modo particolare, sono percepite come fondamentali per rafforzare la resilienza, ma nel 71% delle aziende analizzate le applicazioni non hanno ancora integrato tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning. Il 57%, inoltre, ha indicato che i progetti di Rpa (Robot Process Automation) spesso non giungono a compimento. Questi elementi vengono anche indicati come i più importanti per riprendere slancio nei prossimi dodici mesi, accanto al cloud, la data science e gli analytics.
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