Se il lavoro evolve, tocca al Cio guidare il cambiamento
La nuova tappa del Cio Panel, evento organizzato da The Innovation Group il prossimo 22 giugno a Napoli, proseguirà nell’approfondimento dei temi già emersi durante l’evento di Milano. Con il supporto del Cefriel e il patrocinio di Cio Club Italia, si discuterà dei fattori strategici che possono far crescere il valore percepito dell’It nelle aziende.
Pubblicato il 19 maggio 2023 da Redazione

Le modalità di svolgimento del lavoro delle persone sono cambiate in un modo che per molti si potrebbe arrivare a definire irreversibile. A dettare i passi dell’evoluzione in atto saranno i giovani, che sono molto ricercati soprattutto se dotati di preparazione adeguata sulle tecnologie digitali avanzate. Assumerli significa assecondarne, almeno in parte, le attitudini alla flessibilità su luogo e tempi del lavoro, ma anche all’integrazione del Web3, della realtà aumentata, della formazione continua e della collaborazione come motore di ogni processo.
I temi sottostanti il fenomeno sono l’oggetto portante del Cio Panel, evento organizzato da The Innovation Group in collaborazione con il Cefriel, che si appresta a far tappa a Napoli il prossimo 22 giugno. L’evento proseguirà sul solco tracciato durante l’edizione di Milano, tenutasi a marzo e si svolgerà secondo la medesima formula, con una sessione plenaria di introduzione, sotto la guida di Carlo Alberto Carnevale Maffè (Professione di Strategia d’Impresa ed Economia Aziendale alla SDA Bocconi School of Management), che preluderà alla discussione che i Cio svolgeranno fra loro in tavoli di lavoro delineati e coordinati da esperti del Cefriel.
Si partirà dai fattori che stanno agendo sui cambiamenti del lavoro e legati a carenze di manodopera qualificata e motivata, effetti negativi delle dinamiche demografiche, nuove opportunità derivanti dall’applicazione di tecnologie applicate ai processi industriali. Per effetto di questi elementi, il lavoro si sta straformando sempre più in un’attività sociale ed economica, coerente con il sistema di valori che sottende l’adozione dei criteri ESG (Environment, Social, Governance) e con l’evoluzione dello scenario geopolitico.
Nella edizione di Milano, i Cio presenti hanno messo a fuoco e razionalizzato alcuni fattori abilitanti di quello che è stato definito il lavoro 5.0. Occorre ragionare sulle condizioni organizzative e normative per attività industriali più agili, dinamiche e attrattive, ma anche creare un lavoro che sappia sfruttare in termini di maggiore produttività e di aumento della qualità generale dell’esperienza professionale il grande patrimonio di dati digitali creato proprio dall’adozione delle tecnologie caratteristiche di Industry 4.0 e dai primi passi dell’evoluzione verso i nuovi paradigmi europei 5.0.
Occorre, inoltre, una visione olistica e sostenibile dell’ecosistema manifatturiero, una piena integrazione del lavoro umano con quello “artificiale” dell’automazione, della robotica e dell’Ai, ma anche un dialogo permanente e costruttivo tra imprese e mondo della formazione, impostando politiche data-driven, basate sulla condivisione di dati standardizzati.
REALTà AUMENTATA
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