19/04/2024 di Redazione

La fibra ottica a supporto delle rilevazioni sismiche

Sancito dalla pubblicazione su Nature il lavoro del progetto Meglio, realizzato con la partecipazione di Ingv e Inrim e costruito sull’infrastruttura in fibra ottica di Open Fiber,

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In Italia, la sismicità è monitorata viene costantemente grazie a una fitta rete di sensori, gestita e periodicamente aggiornata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La fibra ottica sta oggi consentendo di fare un passo in avanti anche in questo settore, offrendo dati in maniera più rapida e precisa. Una rete capillare in fibra, come quella Ftth (Fiber To The Home) realizzata da Open Fiber, che si estende dalle nostre abitazioni ai fondali oceanici più remoti, può diventare uno strumento di supporto per sondare il territorio, supportando e complementando i sensori convenzionali. Lo confermano i risultati ottenuti da Meglio (Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers), progetto partito nel 2020, che ha visto la realizzazione di un osservatorio sismico che sfrutta una coppia di fibre ottiche fra Ascoli Piceno e Teramo come sensori distribuiti.

Un segnale laser, lanciato in queste fibre senza interferire con il normale traffico dati, permette di misurare i microscopici allungamenti delle fibre causati dalle vibrazioni sismiche attraverso una particolare tecnica interferometrica sviluppata dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim). Durante una sperimentazione andata avanti per due anni, sono state registrate diverse decine di eventi sismici, dai più disastrosi, come il terremoto avvenuto in Turchia a Febbraio 2023, a quelli quasi impercettibili (con magnitudo inferiore a 2). Un’analisi approfondita delle registrazioni, sotto la conduzione dell’Ingv, ha confermato la validità dei dati registrati e la potenzialità di questa tecnica come strumento di monitoraggio permanente e capillare.

Il progetto Meglio è un programma scientifico italiano volto a realizzare un sistema innovativo di monitoraggio delle onde sismiche grazie al Fiber Sensing, che consente misurazioni continue in tempo reale su tutta la lunghezza di un cavo in fibra ottica. Si tratta della prima volta al mondo che viene realizzato un progetto di monitoraggio dei terremoti utilizzando fibre ottiche in un contesto terrestre, ricco di rumore antropico, perché situato anche in ambiente urbano, su una rete commerciale che trasporta in simultanea i dati provenienti dallo scambio di informazioni via internet. 

Dopo circa due anni di raccolta dati ininterrotta su una fibra terrestre condivisa con il traffico dati, il team di ricerca è stato in grado di caratterizzare l'interferometria laser come strumento per il rilevamento dei terremoti, sfruttando anche la presenza di sismometri co-localizzati con risposte ben note. Nello stesso periodo non è stato segnalato alcun degrado nei parametri di qualità del traffico dati, che è un prerequisito per l’applicazione della tecnica all’infrastruttura in fibra esistente.

Di recente, il gruppo Nature, editore di alcune tra le riviste di maggior prestigio nella comunità

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