Sarebbe bene non credere in un unico metaverso. Lo pensiamo in Nokia, ma è opinione diffusa fra gli osservatori di mercato. Riteniamo che esistano più metaversi, ciascuno rivolto a clienti, società e comunità diverse. Una società di entertainment potrebbe creare un metaverso per i consumatori, per esempio un parco a tema virtuale, gestendo allo stesso tempo un universo distinto per i propri dipendenti, con strumenti per la creazione di contenuti. Il numero potenziale di metaversi è sorprendente, tuttavia ognuno di essi rientra in una di queste tre categorie generali: industriale, delle imprese e dei consumatori.
Questi ambienti digitali possono avere elementi in comune e si collegano tra loro a vari livelli. Essi tenderanno a condividere tecnologie, dispositivi e interfacce, ma alla fine saranno definiti dalle applicazioni che usano e dai modelli di business che adottano. Alcuni metaversi sono più avanti di altri rispetto alla realizzazione di casi aziendali, tali da giustificarne l'esistenza. Di conseguenza, tutti i metaversi non saranno realizzati contemporaneamente.
Riteniamo, infatti, che il metaverso industriale e quello delle imprese siano maggiormente vicini al raggiungimento di una maturità, mentre per il momento il metaverso consumer resta in secondo piano. Vediamo perché.
Il metaverso industriale
Sebbene non abbia avuto il risalto mediatico che ha caratterizzato il metaverso dei consumatori, quello industriale è diventato una leva d’innovazione aziendale. Nonostante molte delle tecnologie che lo contraddistinguono siano ancora in fase di formazione, una in particolare ha già preso piede, quella denominata digital twin.
Con la fusione delle realtà digitale e fisica, esso ha iniziato a trasformare molti settori industriali. I porti hanno iniziato a utilizzarlo per la registrazione di ogni container presente sulle banchine. Le compagnie aerospaziali realizzano motori e fusoliere nel mondo digitale per simulare esattamente il volo degli aeromobili. Numerose nuove fabbriche, tra cui quella di Nokia stessa, esistono tanto nel mondo digitale quanto in quello fisico, consentendo la visualizzazione delle operazioni fino al più minuscolo dettaglio.
Claudio Santoianni, direttore marketing & corporate affairs Italia di Nokia
Il metaverso industriale sta già dimostrando vantaggi a livello di costi, produttività, sicurezza e flessibilità. E siamo solo all’inizio. Nel corso dei prossimi anni, vedremo fondersi con il metaverso i sistemi di tecnologia operativa industriali (Ot, ovvero Operation Technology) e le industrie cominceranno a utilizzare il metaverso non solo per il monitoraggio e l’analisi, ma anche per il controllo diretto delle operazioni attraverso l’orchestrazione digitale delle flotte robotizzate. Le industrie otterranno la possibilità di riconfigurare le proprie operazioni rispetto ad approvvigionamento e domanda in constante evoluzione.
Il metaverso delle imprese
Sebbene l'industria sia chiaramente in vantaggio, stiamo già vedendo i primi segni dell'emergere di un vivace metaverso aziendale. La pandemia ha aumentato la richiesta di migliori strumenti di comunicazione e collaborazione, per cui, grazie alle tecnologie di realtà estesa (Xr) e realtà virtuale (Vr), vedremo molti di questi strumenti risiedere nel metaverso.
Alla fine, il metaverso delle imprese racchiuderà le principali applicazioni produttive che consentono alle aziende di operare. Diventerà la tavola da disegno digitale degli studi di architettura e delle imprese di ingegneria. Consentirà la riproduzione di sessioni di formazione da casa in realtà virtuale e vedremo interconnettersi il metaverso delle imprese con quello industriale, fondendo i sistemi It presso le sedi con quelli Ot delle officine.
Il metaverso dei consumatori
Nel mondo consumer notiamo grande entusiasmo riguardo al metaverso, tuttavia mancano ancora idee completamente formulate per applicazioni e modelli di business adatti a questo mercato. Ci sono state alcune prime iniziative di realtà virtuale nel metaverse gaming e nel mondo dei social media, tuttavia siamo ancora molto lontani dal vedere i consumatori vivere esperienze con un piede nella realtà virtuale e con l’altra nel mondo fisico.
Questi use case sicuramente arriveranno, tuttavia sono ancora diversi i fattori che ostacolano. I consumatori sono molto più sensibili a questioni come il prezzo e la facilità d’uso rispetto alla controparte enterprise. La dimensione, l’ingombro e il costo dei dispositivi per realtà virtuale e la mancanza di mobilità in XR rappresentano tutti ostacoli allo sviluppo del metaverso consumer. Inoltre, mentre le aziende si basano sui risultati, quali profitti e produttività, i consumatori sono influenzati dalle tendenze, assai meno prevedibili.
Nessun tipo di metaverso, sia esso industriale, enterprise o consumer può esistere senza le reti avanzate. Gli elementi chiave della Visione tecnologica di Nokia per il 2030 si fondano sui sistemi da cui dipendono questi metaversi incentrati sulle aziende. Molte le tecnologie coinvolte, come wireless specializzato privato, 5G-Advanced e 6G, la rete di reti e network as a service, edge e cloud computing, Ai e rilevamento a sensori, sicurezza e privacy.
Dotato di tutte queste e di altre tecnologie, il metaverso rivoluzionerà il modo in cui le aziende creano e realizzano i propri prodotti, erogano i propri servizi, raggiungono i propri clienti e gestiscono i propri beni e risorse. Inoltre, le fondamenta che costruiamo per il metaverso industriale e quello aziendale supporteranno il metaverso dei consumatori man mano che questo emergerà. Sin dall’invenzione del transistor da parte dei Nokia Bell Labs 75 anni fa, assistiamo alla complessa interazione tra invenzione aziendale e consumer. Il metaverso non sarà nulla di diverso.
Stiamo intraprendendo un lungo viaggio nel metaverso. Iniziamo con il settore industriale, ma alla fine vedremo il metaverso diffondersi in ogni angolo della società.