Fondata nel 1927 a Firenze, La Marzocco è un’azienda italiana specializzata nella produzione di macchine da caffè professionali di alta gamma. Negli ultimi anni, questa realtà storica ha compiuto un notevole balzo in avanti, testimoniato dalla crescita del 60% nei ricavi segnata nel 2021, quando le vendite hanno segnato un volume superiore ai 210 milioni di euro.
Molto di questa ascesa si deve al processo di internazionalizzazione, che ha portato l’azienda a essere presente in località come Auckland, Barcellona, Londra, Melbourne, Seattle, Seoul, Shanghai, Stoccarda e Sydney. Non è un caso che l’export valga oggi circa il 97% della propria produzione.
Da sempre attenta alla realizzazione di ogni singola macchina, fatta praticamente quasi a mano e in alcuni casi sulle esigenze dello stesso cliente, l’azienda produce a Firenze in piena ottica “industria 4.0”, integrando digitale e artigianalità. L’apporto della tecnologia si può misurare su diversi fronti, da quello legato ai processi di produzione alle componenti introdotte nelle macchine per il caffè. Una delle ultime innovazioni introdotte, per esempio, riguarda l’introduzione della connettività Wi-Fi e dei correlati servizi di gestione dati via Internet, combinati con la disponibilità della Marzocco Pro App, che informa i baristi sullo stato di funzionamento e di utilizzo della macchina e prelude a sviluppi in direzione della manutenzione proattiva e di altri aspetti operativi.
Di fatto, La Marzocco ha coniato una declinazione dell’apporto del digitale al proprio business, che si potrebbe definire Artigianato 4.0. Per approfondire il rapporto fra la propria attività e il supporto della tecnologia, abbiamo incontrato Santina Romano, project manager dell’azienda fiorentina.
In quale modo oggi la tecnologia digitale vi aiuta a ottimizzare i processi di produzione e migliorare l'Overall Equipment Effectiveness? Come si struttura oggi la gestione del processo dalla produzione alla logistica e quali componenti tecnologiche lo caratterizzano?
Il nostro percorso verso l’artigiano digitale è iniziato quattro anni fa. Uno dei primi passi che abbiamo fatto è stato la costruzione delle fondamenta sopra cui stiamo già sviluppando il nostro percorso di trasformazione digitale: il layout di produzione. Abbiamo posto le basi per creare la nostra fabbrica digitale. Grazie all’architettura hardware e software riusciamo ad avanzare digitalmente le fasi produttive e a reperire le informazioni di ogni macchina durante la sua produzione. Abbiamo ottimizzato la gestione della movimentazione del materiale all’interno della fabbrica e digitalizzato la gestione dell’ingresso merci. In particolare, riceviamo dai nostri fornitori le pre-bolle digitali e possiamo impostare dei controlli di qualità propedeutici allo spostamento del materiale nella fabbrica. Abbiamo anche introdotto la tecnologia Rfid per la movimentazione del materiale all’interno della fabbrica che, insieme allo sviluppo delle app, agevolano le attività degli operatori di magazzino e rendono sempre più affidabili le giacenze. Abbiamo, inoltre, introdotto le smart label e delle app per agevolare il processo produttivo. In particolare, l’operatore di produzione può vedere in tempo reale tutte le informazioni delle macchine da produrre e che sta producendo e le istruzioni di assemblaggio sempre in maniera molto intuitiva e interattiva.
Come giudicate il livello di visibilità complessiva sul funzionamento degli impianti e quali strumenti vi aiutano a razionalizzare e visualizzare i dati più funzionali ai vostri processi decisionali?
Ogni operatore è stato dotato di un tablet personale sul quale può verificare i prodotti che gli sono stati assegnati, confermare la selezione e consultare la scheda di produzione con tutti i dettagli tecnici, le istruzioni di montaggio e le eventuali note del responsabile. Riconoscere quale sia il prodotto che è stato assegnato all’operatore è stato reso più facile grazie all’introduzione di “carrelli intelligenti”, ottenuti dotando i già presenti carelli di lavoro, su cui vengono assemblati i prodotti lungo tutto il flusso produttivo, di etichette elettroniche in grado di comunicare lo stato della macchina attraverso un codice colore facilmente interpretabile. Tali etichette si illuminano quando il prodotto viene selezionato sul tablet e, durante le fasi di lavoro, possono segnalare eventuali stati di fermo. Durante le fasi di montaggio vere e proprie, infine, una checklist digitale supporta l’operatore in tutte le fasi più delicate del processo, ad esempio quando deve essere effettuato un controllo qualità specifico oppure registrato a sistema un determinato valore.
Santina Romano, project manager di La Marzocco
Che cosa vi ha spinto a dare il via al progetto Artigiano 4.0? In quali ambiti è stato necessario intervenire e con quali obiettivi?
La Marzocco è un’azienda italiana specializzata nella produzione di macchine da caffè professionali e domestiche di alta gamma, che ha il suo centro produttivo a Firenze, ma esporta i suoi prodotti in oltre cento paesi nel mondo. Nonostante il successo internazionale, La Marzocco è sempre rimasta una realtà artigianale, contraddistinta dalla cura per ogni singolo dettaglio, perfettamente in linea con la tradizione manifatturiera dell’Italia, da sempre orientata al “ben fatto”, al bello, e alla qualità di ogni singolo aspetto. La tecnologia, oggi, permette all’azienda di proseguire lungo questa filosofia, dove digitale e artigianale sono due elementi in perfetta simbiosi. Infatti, più che di Industria 4.0, in La Marzocco preferiamo parlare di Artigiano 4.0. L’artigianalità nella produzione delle macchine rimane al centro e la trasformazione digitale ha l’obiettivo di supportare e agevolare le attività di produzione dei nostri prodotti e di creare una base dati a supporto delle decisioni strategiche.
Nell’ambito della vostra applicazione di produzione intelligente, come state usando strumenti di intelligenza artificiale e machine learning per migliorare le vostre capacità predittive, di forecast e di analisi in tempo reale?
Per quel che riguarda la produzione intelligente, abbiamo sviluppato alcune applicazioni custom che, da un lato, permettono ai responsabili di produzione di stabilire in modo agevole il piano giornaliero, controllando anche la disponibilità dei materiali e le skill degli operatori presenti, dall’altro facilitano e supportano le fasi operative. Risulta facile intuire come tutte queste dotazioni abbiano abilitato un controllo in tempo reale dell’andamento della produzione. A questo riguardo, sono state create anche alcune dashboard, messe a disposizione della fabbrica e dei responsabili di produzione, che garantiscono la condivisione delle informazioni rilevanti e consentono l’adozione di rapide azioni correttive, quando necessario. Si è quindi passati da un processo artigianale, basato sull’esperienza e appoggiato alla vecchia amata carta, ad un processo completamente digitalizzato, che permette agli operatori in primis di esprimere la loro artigianalità sfruttando i dettami dell’Industria 4.0 ed efficientando le attività a poco valore aggiunto.