16/12/2022 di Roberto Bonino

Diventa più digitale il processo degli acquisti di Pininfarina

La necessità di razionalizzare il procurement ha spinto la nota azienda di progettazione e design industriale a indirizzarsi verso una soluzione specializzata e automatizzata come quella di Jaggaer.

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Nonostante le dimensioni medie (500 dipendenti e presenza in quattro paesi), Pininfarina è un brand noto in tutto il mondo, in particolare in campo automobilistico. L’esperienza maturata nel design industriale ha portato l’azienda a fornire soluzioni integrate e progetti chiavi in mano in settori che comprendono anche il design di prodotti di consumo e le soluzioni di analisi e simulazione di interfaccia utente, così come sviluppi nella nautica e nel real estate.

Proprio quest’accresciuta visibilità su diversi mercati è tra i fattori che rendono più complessi processi come il procurement: “Lavoriamo con un ampio numero di fornitori”, conferma Pierluigi Bertolin, Head of Procurement di Pininfarina”, “e per diverso tempo ci siamo trascinati una situazione nella quale i nostri buyer disperdevano il proprio tempo in attività a basso valore aggiunto, dalla ricerca dei file alla compilazione di documenti”.

Da quello che in passato si presentava come un processo fisico e destrutturato, con un controllo non ottimale sulle caratteristiche dei fornitori anche più critici, l’azienda è passata di recente a un’evoluzione verso la digitalizzazione spinta di tutte le forme di interazione: “Abbiamo razionalizzato l’intero processo di gestione degli acquisti, facendo in modo che siano gli stessi fornitori a inserire di volta in volta i documenti necessari per partecipare a una gara”, racconta Bertolin.

Pierluigi Bertolin, Head of Procurement di Pininfarina

Pierluigi Bertolin, Head of Procurement di Pininfarina

Anziché rivolgersi ai vendor più noti del mercato, Pininfarina ha preferito adottare la soluzione di uno specialista come Jaggaer, brand forte di una presenza distribuita nel mondo con un team di 1.200 professionisti e radicato anche in Italia grazie all’acquisizione di BravoSolution, avvenuta alla fine del 2017: “Abbiamo operato la nostra scelta partendo dalle nostre esigenze”, sottolinea Bertolin, “ma anche dalla competenza specifica nel settore automotive e dalla necessità che fosse in cloud”.

Dal canto proprio, Pininfarina ha proceduto a una qualificazione dei fornitori, propedeutica a un loro miglior bilanciamento. La piattaforma di procurement è il punto d’accesso per tutti, quindi gli interlocutori inseriscono direttamente le loro offerte, che possono essere vagliate più agilmente dai buyer. Questi ultimi hanno ora più tempo per dedicarsi ad attività a valore aggiunto, dall’analisi e individuazione di nuovi provider alla definizione di un più alto numero di gare, che genera competizione e porta a vantaggi economici. In prospettiva, il sistema porterà a produrre dati più omogenei per report e analisi più trasparenti, a vantaggio di un controllo più completo ed efficace sul processo di acquisto.

Pininfarina ha scelto la piattaforma di spend management Jaggaer One, in particolare i moduli Supplier Management e Sourcing, per passare a una gestione in digitale di ogni interazione con i fornitori. Tra le caratteristiche distintive, va rilevata l’integrazione di tecnologie di intelligenza artificiale specifiche per la governance, la qualità e il risk management nei processi di supply chain.

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